CODICE ETICO

Premessa

Course Clear è una realtà che nasce per supportare persone e organizzazioni nella crescita professionale e personale, attraverso servizi di coaching, formazione e placement. Questo Codice Etico è la bussola che orienta ogni nostra azione. Stabilisce regole, principi e comportamenti vincolanti per tutti: fondatore, collaboratori, professionisti esterni, partner e fornitori.
È un documento pubblico, pensato per garantire trasparenza e fiducia. Ignorarlo non è possibile: chi collabora con Course Clear è tenuto a conoscerlo e rispettarlo.


Titolo I – Principi generali

Articolo 1 – Centralità della persona
Ogni individuo è al centro di ogni percorso. La dignità, la libertà e l’autonomia sono valori inviolabili.
In pratica: nessuna discriminazione di età, genere, etnia, religione, orientamento sessuale o condizione economica. Tutte le comunicazioni devono essere inclusive e rispettose.

Articolo 2 – Legalità
Course Clear opera nel rispetto delle leggi. Non eroga psicoterapia né svolge attività di agenzia per il lavoro.
In pratica: i percorsi sono di coaching, formazione e placement come facilitazione, non come intermediazione ai sensi del D.Lgs. 276/2003. Il coaching non sostituisce servizi sanitari.

Articolo 3 – Trasparenza
Ogni servizio deve essere presentato in modo chiaro, con costi, limiti e condizioni.
In pratica: l’Utente sa sempre cosa sta acquistando, quanto costa e quali sono le regole di cancellazione. Non si garantiscono risultati o assunzioni.

Articolo 4 – Professionalità
I professionisti devono avere qualifiche ed esperienza adeguate e mantenere aggiornamento costante.
In pratica: un formatore insegna solo nelle aree di sua competenza; un coach non assume ruoli clinici o terapeutici; un recruiter opera nel perimetro della facilitazione del contatto.

Articolo 5 – Autonomia professionale
Ogni professionista mantiene autonomia metodologica.
In pratica: Course Clear supervisiona il rispetto etico e contrattuale, non i metodi scelti, purché coerenti con finalità non sanitarie.

Articolo 6 – Responsabilità
Ogni atto professionale comporta responsabilità diretta verso l’Utente e verso Course Clear.
In pratica: se un percorso non porta benefici, il professionista propone alternative o l’interruzione, nel rispetto dell’adeguatezza del servizio.

Articolo 7 – Riservatezza
I dati degli Utenti sono trattati nel pieno rispetto della privacy.
In pratica: niente divulgazione a terzi non autorizzati, dati conservati in sistemi sicuri, informativa sempre chiara. Non si registrano né trasmettono a Course Clear dati clinici o sanitari.

Articolo 8 – Veridicità
Le informazioni devono essere veritiere, complete, non fuorvianti.
In pratica: mai promettere risultati certi o tempi di cambiamento irrealistici.

Articolo 9 – Tracciabilità
Ogni operazione deve essere documentata e verificabile.
In pratica: tutti i pagamenti avvengono con strumenti tracciabili, mai in nero, e sempre attraverso Course Clear.

Articolo 10 – Uso dell’intelligenza artificiale
L’AI è un supporto, non sostituisce la relazione umana.
In pratica: chatbot sempre dichiarati, supervisione umana garantita, possibilità per l’Utente di optare per contatto umano, niente decisioni automatizzate senza informativa. Gli output AI rilevanti per l’Utente sono sempre rivisti dal professionista prima della condivisione. Course Clear non utilizza i dati personali degli Utenti per addestrare modelli senza base giuridica adeguata e informativa.


Titolo II – Rapporti con utenti e committenza

Articolo 11 – Rispetto dell’autonomia dell’utente
Ogni scelta appartiene all’Utente.
In pratica: l’Utente sceglie coach, formatore o percorso senza pressioni indebite; resta libero di interrompere.

Articolo 12 – Consenso informato
Ogni Utente riceve informazioni adeguate e comprensibili prima di iniziare.
In pratica: spiegazione di costi, durata, limiti, finalità e possibilità di interruzione. Per minori serve consenso dei genitori o tutori.

Articolo 13 – Adeguatezza del percorso
Il professionista valuta se il percorso richiesto è realmente utile.
In pratica: se emergono bisogni di natura psicologica o sanitaria, l’Utente viene invitato a rivolgersi a professionista sanitario esterno e il percorso di coaching può essere interrotto o sospeso.

Articolo 14 – Compensi
I compensi devono essere chiari, proporzionati e pattuiti all’inizio.
In pratica: mai legare il pagamento ai risultati o all’assunzione; nessun rapporto economico diretto tra Utente e professionista al di fuori di Course Clear.

Articolo 15 – Relazione di fiducia
La fiducia è la base del rapporto.
In pratica: il professionista non sfrutta la posizione di vantaggio, evita conflitti di interesse e segnala tempestivamente eventuali incompatibilità.

Articolo 16 – Continuità e interruzione
Il percorso prosegue finché porta beneficio e rientra nel perimetro del coaching o della formazione.
In pratica: se non ci sono miglioramenti o emergono bisogni clinici, si propone l’interruzione o un’alternativa.

Articolo 17 – Confini tra vita privata e professionale
Non devono esserci commistioni inappropriate.
In pratica: vietate relazioni personali intime tra professionista e Utente; vietati contatti non professionali invasivi.

Articolo 18 – Tutela dei minori
L’accesso dei minori richiede consenso genitoriale e valutazione di adeguatezza.
In pratica: senza autorizzazione dei genitori o tutori, i percorsi non possono iniziare.

Articolo 19 – Utenti vulnerabili
Particolare cura è riservata a chi vive situazioni di fragilità.
In pratica: linguaggio chiaro, percorsi graduali, eventuali agevolazioni, attenzione a segnali di disagio.

Articolo 20 – Interruzione del servizio da parte di Course Clear
Course Clear può sospendere o interrompere un percorso in caso di violazioni etiche o rischio per l’Utente.
In pratica: tutela prioritaria dell’Utente in presenza di condotte scorrette o inadeguatezze professionali. La decisione è comunicata all’Utente con nota sintetica e non sensibile; l’evento è tracciato internamente; quando possibile si offre riassegnazione a un altro professionista o rimborso pro-quota secondo i Termini.


Titolo III – Rapporti con professionisti e colleghi

Articolo 21 – Rispetto reciproco
I professionisti collaborano con lealtà e correttezza.
In pratica: no diffamazione, no concorrenza sleale, collaborazione proattiva.

Articolo 22 – Colleganza
Ogni professionista sostiene i colleghi nel rispetto del Codice.
In pratica: segnalare abusi o scorrettezze senza timore di ritorsioni, promuovere clima costruttivo.

Articolo 23 – Condivisione delle conoscenze
Chi scopre nuove metodologie le condivide.
In pratica: workshop interni, documentazione di best practice, mentoring.

Articolo 24 – Rispetto delle competenze
Nessuno svolge attività per cui non è qualificato.
In pratica: un coach non propone psicoterapia; un formatore non offre consulenza clinica; un recruiter non fa formazione specialistica se non competente.

Articolo 24-bis – Professionisti iscritti ad Ordini professionali
I professionisti iscritti ad Albi o Ordini (es. psicologi, medici, avvocati) operano su Course Clear esclusivamente come coach, formatori o recruiter non sanitari.
In pratica: rispettano il proprio codice deontologico e il segreto professionale. In presenza di bisogni clinici, non condividono con Course Clear dati clinici o dettagli sensibili.

Articolo 25 – Formazione continua
I professionisti si aggiornano regolarmente.
In pratica: corsi, seminari, certificazioni, supervisione tra pari quando utile.

Articolo 26 – Comunicazioni pubbliche
Le dichiarazioni rispettano dignità e decoro.
In pratica: evitare promesse sensazionalistiche e claim ingannevoli su social o media; rispettare i brand guideline Course Clear.

Articolo 27 – Gestione dei dati in équipe
La condivisione di dati avviene solo se strettamente necessaria e non include informazioni cliniche.
In pratica: se più professionisti collaborano, scambiano solo informazioni essenziali e non sensibili ai fini della continuità del percorso.

Articolo 27-bis – Reportistica post sessione e contenuti non sensibili
La reportistica è breve, funzionale e priva di dati clinici o sanitari.
In pratica: si riportano obiettivi, andamento generale, suggerimenti o la formula “interruzione per motivi di adeguatezza professionale”. Sono sempre vietati diagnosi, sintomi, stati emotivi dettagliati, scale cliniche, test psicometrici, referti o valutazioni sanitarie.

Articolo 28 – Segnalazioni disciplinari
Condotte scorrette vanno segnalate.
In pratica: comunicazione immediata a Course Clear in caso di abusi, violazioni o rischi per l’Utente.

Articolo 29 – Relazioni di potere
Chi ha ruoli di supervisione non può abusarne.
In pratica: vietato sfruttare tirocinanti o collaboratori, valutazioni e feedback equi e documentati.

Articolo 30 – Proprietà intellettuale
Il materiale didattico appartiene agli autori.
In pratica: vietato riprodurre o condividere contenuti senza autorizzazione; l’Utente può usare i materiali solo per scopi personali.


Titolo IV – Rapporti con la società

Articolo 31 – Comunicazione al pubblico
Ogni informazione deve essere corretta e comprensibile.
In pratica: campagne marketing basate su dati reali, senza promesse di risultati garantiti; vietati testimonial manipolativi, percentuali di successo non verificabili o comparazioni fuorvianti; rispetto delle linee guida del brand.

Articolo 32 – Sostenibilità
Le attività devono generare valore sociale e ambientale.
In pratica: uso prevalente del digitale, riduzione degli sprechi, attenzione all’accessibilità.

Articolo 33 – Accessibilità
I servizi devono essere accessibili al maggior numero di persone.
In pratica: prezzi chiari, opzioni modulari e percorsi agevolati per fasce vulnerabili quando possibile.

Articolo 34 – Promozione della cultura del lavoro
Course Clear diffonde conoscenza e consapevolezza.
In pratica: articoli, webinar, eventi aperti, collaborazione con reti professionali.

Articolo 35 – Etica nella ricerca e nei dati
Ogni ricerca interna rispetta trasparenza e consenso.
In pratica: indagini utenti con consenso esplicito, dati aggregati e anonimizzati.

Articolo 36 – Uso dei media e dei social
La presenza pubblica è responsabile.
In pratica: toni rispettosi, nessun attacco personale o disinformazione, gestione corretta di commenti e segnalazioni.

Articolo 37 – Collaborazioni istituzionali
I rapporti con enti pubblici e privati rispettano legalità e trasparenza.
In pratica: mai false dichiarazioni o promesse di favore; corretta gestione dei conflitti di interesse.

Articolo 38 – Antiriciclaggio
Le risorse finanziarie devono essere pulite e tracciabili.
In pratica: verifica dei partner prima di avviare rapporti, segnalazione di operazioni sospette.

Articolo 39 – Anticorruzione
È vietato qualsiasi comportamento corruttivo.
In pratica: rifiuto di tangenti, favori e scorciatoie, tracciabilità dei regali ammessi secondo policy interne.

Articolo 40 – Segnalazioni e sistema sanzionatorio
Le violazioni del Codice comportano conseguenze.
In pratica: richiami, sospensione o risoluzione della collaborazione, segnalazione alle autorità o agli Ordini professionali nei casi più gravi. È attivo un canale riservato per le segnalazioni, nel rispetto della riservatezza.



Conclusione

Il Codice Etico è un patto di fiducia tra Course Clear, i professionisti, gli Utenti e la società. Non è un documento da archiviare, ma un impegno quotidiano. Rispettarlo significa contribuire a costruire un ecosistema fondato su trasparenza, professionalità e responsabilità sociale.